Campi chirurgici
Chirurgia dell'orecchio
Impianti cocleari e endoscopia assistita e abi
L’intervento di impianto cocleare permette il recupero o l’acquisizione di una capacità uditiva adeguata per le normali attività quotidiane e di vita relazionale.
Il paziente candidato a intervento necessita di una TC orecchio medio/interno senza mdc e di una RM delle rocche petrose con mdc ai fini della programmazione chirurgica.
Indicazioni
– Adulti con ipoacusia severa/profonda bilaterale con benefici insufficienti derivanti dalla protesizzazione acustica
– Bambini tra i 12-24 mesi con ipoacusia profonda che non raggiungono i risultati uditivi e comunicativi in linea con l’età
– Bambini/ragazzi tra i 2-18 anni con ipoacusia severa/profonda bilaterale con benefici insufficienti derivanti dalla protesizzazione acustica o che non raggiungono i risultati uditivi e comunicativi in linea con l’età
Descrizione
L’intervento prevede l’esecuzione di una mastoidectomia con successivo accesso alla cassa del timpano attraverso una timpanotomia posteriore. Attraverso visione microscopica viene inserito l’elettrodo dell’impianto nella coclea attraverso la finestra rotonda. Questi elettrodi sono in grado di stimolare le terminazioni nervose del nervo acustico in risposta a dei suoni veicolati attraverso un trasduttore allocato nel sottocute della regione temporale. A questo trasduttore aderisce un microfono esterno attraverso un magnete che raccoglie ed elabora i suoni ambientali.
Dopo l’intervento
L’attivazione e la riabilitazione uditiva vengono eseguite dopo la dimissione presso il nostro servizio di Audiologia.
L’intervento di impianto cocleare prevede infatti un periodo piuttosto lungo di riabilitazione acustica e logopedica post-chirurgica. Il paziente, dopo l’intervento, è sottoposto a stimolazioni sonore diverse da quelle a cui era stato esposto in precedenza e deve, pertanto, “allenare” la funzione uditiva alla nuova modalità di ascolto. L’otology team accompagna il paziente in tutte le fasi riabilitative post-chirurgiche e nel follow-up a lungo termine, sebbene l’elemento fondamentale per la riuscita della riabilitazione sia la volontà del paziente stesso.
Chirurgia endoscopica assistita dell’impianto cocleare
Il nostro centro di endoscopia si distingue per l’esecuzione di numerosi impianti cocleari per il trattamento della sordità neurosensoriale profonda dei bambini e degli adulti, la selezione viene effettuata tramite il nostro centro di rieducazione bionica uditiva. L’impianto endoscopico assistito rappresenta una delle altre eccellenze del nostro centro in quanto consente di eseguire interventi di impianto cocleare con estrema sicurezza anche nelle anomalie dell’orecchio medio e interno le quali hanno sempre rappresentato una sfida chirurgica nella chirurgia tradizionale. Questa tecnica viene utilizzata soprattutto quando le condizioni anatomiche sono sfavorevoli per l’esecuzione di un impianto per via microscopica tradizionale, per esempio nel caso di malformazioni plurime della cassa timpanica con decorso anomalo del nervo facciale spesso presente nei pazienti sindromici (Sindrome di CHARGE in primis), e nelle anomalie dell’orecchio interno, questo in quanto la endoscopia transcanalare consente il dominio precoce del nervo facciale con estrema sicurezza evitando pertanto danni a questa importante struttura anatomica.
Indicazioni
– Ipoacusia profonda associata a malformazioni della cavità timpanica
– Anomalia del decorso del nervo facciale
– Otosclerosi cocleare con obliterazione della chiocciola
– Mastoide eburnea con assenza di cellularità mastoidea
Chirurgia endoscopica assistita dell’impianto cocleare
Il nostro centro di endoscopia si distingue per l’esecuzione di numerosi impianti cocleari per il trattamento della sordità neurosensoriale profonda dei bambini e degli adulti, la selezione viene effettuata tramite il nostro centro di rieducazione bionica uditiva. L’impianto endoscopico assistito rappresenta una delle altre eccellenze del nostro centro in quanto consente di eseguire interventi di impianto cocleare con estrema sicurezza anche nelle anomalie dell’orecchio medio e interno le quali hanno sempre rappresentato una sfida chirurgica nella chirurgia tradizionale. Questa tecnica viene utilizzata soprattutto quando le condizioni anatomiche sono sfavorevoli per l’esecuzione di un impianto per via microscopica tradizionale, per esempio nel caso di malformazioni plurime della cassa timpanica con decorso anomalo del nervo facciale spesso presente nei pazienti sindromici (Sindrome di CHARGE in primis), e nelle anomalie dell’orecchio interno, questo in quanto la endoscopia transcanalare consente il dominio precoce del nervo facciale con estrema sicurezza evitando pertanto danni a questa importante struttura anatomica.
Indicazioni
– Ipoacusia profonda associata a malformazioni della cavità timpanica
– Anomalia del decorso del nervo facciale
– Otosclerosi cocleare con obliterazione della chiocciola
– Mastoide eburnea con assenza di cellularità mastoidea
Descrizione
Per via transcanalare viene eseguito un lembo timpanomeatale che consente di entrare nella cassa del timpano, vengono identificati immediatamente i punti di repere anatomici quali il nervo facciale nel suo decorso, la regione della finestra ovale, viene praticata la ricerca della finestra rotonda mediante fresatura della nicchia della finestra rotonda , quando presente, in alternativa si eseguirà cocleostomia al promontorio se il nervo facciale decorre sopra alla finestra impedendone l’accesso. Una volta identificata la finestra ed eseguita la colceostomia si utilizza il microscopio per eseguire una mastoidectomia sino alla regione dell’epitimpano anteriore, il ricevitore-stimolatore viene fissato sotto al muscolo temporale e l’array si fa scorrere attraverso l’epitimpano nella cocleostomia eseguita endoscopicamente. In caso di mastoide acellulare si eseguirà tunnel transmastoideo per accedere alla cassa.
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LE ATTIVITA’ NEL DETTAGLIO
Altri interventi chirurgici e patologie trattate
Trattamento delle fistole rinoliquorali
Il trattamento delle fistole rinoliquorali è di tipo chirurgico endoscopico.
Meningiomi della rocca petrosa
In generale il meningioma rappresenta il più comune tumore intracranico nell’adulto. Si tratta di una neoplasia a partenza dalle cellule aracnoidee delle meningi e si caratterizza per una crescita lenta e raramente presenta una trasformazione maligna. Hanno una tendenza a produrre un effetto massa locale e divenire quindi sintomatici nel momento in cui vengono interessate alcune porzioni encefaliche rilevanti o i nervi cranici. Una sede di particolare interesse è la base cranica, in particolare l’apice della rocca petrosa. Infatti, un meningioma che cresce in questa sede, in prossimità dell’angolo ponto-cerebellare, prende rapporti con il tronco encefalico, la vascolarizzazione della fossa cranica posteriore e i nervi cranici.
Timpanoplastiche endoscopiche
La nostra unità operativa è uno dei pochi centri in Italia ad eseguire interventi all’orecchio medio-interno per via endoscopica endocanalare,
Con questa tecnica l’intervento viene eseguito attraverso il condotto uditivo esterno, senza incisione retroauricolare e senza esecuzione di un’ampia mastoidectomia, limitando la fresatura dell’osso al minimo necessario per dominare al meglio la patologia.
Il paziente candidato a intervento necessita di una TC orecchio medio senza mdc ai fini della programmazione chirurgica.
Si tratta di tecnica mini invasiva che permette di eseguire delicati interventi rispettando al massimo la fisiologia dell’orecchio e di conseguire ottimi risultati sia nel controllo della patologia sia dal punto di vista della funzionalità.
All’intervento si può associare anche l’ossiculoplastica che prevede il ripristino della continuità della catena ossiculare in funzione di un miglioramento della funzione uditiva. Viene eseguita utilizzando materiale autologo prelevato dal paziente (frammenti di cartilagine o di osso) oppure protesi sintetiche appositamente studiate. L’ossiculoplastica a volte viene rimandata ad un intervento successivo (II tempo di timpanoplastica) che viene eseguito ad 8-12 mesi dal primo.
Sempre per via endoscopica può essere eseguita una miringotomia o il posizionamento di un tubo di drenaggio transtimpanico per il trattamento del versamento endotimpanico.
L’intervento viene eseguito utilizzando attrezzature sofisticate ed altamente specializzate (Colonna endoscopica ad alta definizione, bisturi a risonanza molecolare, strumentario per chirurgia otoendoscopica) che permettono una visualizzazione ottimale delle strutture dell’orecchio medio, anche negli angoli nascosti all’esplorazione microscopica, consentendo di operare con estrema delicatezza e precisione.
Questo tipo di tecnica riduce inoltre ampiamente il discomfort post-chirurgico del paziente riducendo notevolmente i tempi di degenza in ospedale.
Il decorso post-operatorio prevede una sola notte di degenza e l’assenza di necessità di medicazioni della ferita. Il giorno della dimissione il paziente eseguirà un esame audiometrico per escludere eventuali danni intraoperatori all’apparato sensoriale dell’orecchio.
Via translabirintica
Questa via di approccio chirurgico permette l’esposizione del condotto uditivo interno e dell’angolopontocerebellare mediante la rimozione dell’osso mastoideo e del blocco labirintico. Mediante questa via chirurgica l’orecchio interno viene sacrificato (vestibolo e canali semicircolari), per garantire un ampio accesso al condotto uditivo interno e all’angolo ponto- cerebellare. I vantaggi dell’approccio translabirintico sono costituiti da un accesso diretto all’area dell’angolo ponto cerebellare con minima necessità di manipolazione e retrazione cerebellare, e dalla possibilità di controllare efficacemente il condotto uditivo interno ed in particolare il nervo facciale preservandolo dal rischio di paralisi iatrogene.