Le nostre specializzazioni

Chirurgia della base cranica

Chirurgia della base cranica

Le patologie che coinvolgono le regioni del basicranio anteriore e laterale rappresentano un punto di forza della clinica ORL di Modena, grazie all’esperienza trasmessa dal Prof. Marchioni.

La base cranica è un’area anatomica particolarmente complessa che è in relazione e in continuità anatomica a livello extracranico con i seni paranasali, l’orecchio e la mastoide. Nel basicranio a livello intracranico si riconoscono tre fosse craniche: anteriore, media e posteriore. Numerosi sono i forami localizzati nella base del cranio che consentono il passaggio di componenti vascolo-nervose in comunicazione fra strutture intra ed extracraniche, queste strutture anatomiche sono di estrema importanza come l’arteria carotide interna, la vena giugulare interna ed i nervi cranici.

La chirurgia di questa complessa area anatomica ha subito evoluzioni di tecnica di recente introduzione grazie ai miglioramenti tecnologici consentendo interventi mininvasivi che sfruttano come corridoi naturali le fosse nasali, i seni paranasali e il condotto uditivo esterno per raggiungere lesioni della base cranica anteriore, posteriore e laterale con estensione extra ed intracranica. Questi interventi evitano incisioni esterne e craniotomie tipiche delle tecniche tradizionali, minimizzando le manipolazioni sulle strutture cerebrali.
Per l’esecuzione di questi interventi è necessario coinvolgere un team multidisciplinare per minimizzare i rischi intraoperatori e garantire la massima sicurezza al paziente; tale sinergia è presente da molti anni e ha ottenuto una solida e duratura collaborazione.

Dettaglio specializzazione

Chirurgia della base cranica

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Chirurgia mini-invasiva

Nel corso degli anni la chirurgia delle lesioni che interessano la base del cranio, e cioè che interessano quelle zone anatomiche di confine tra i seni paranasali, le meningi e il cervello, è diventata sempre più mini-invasiva; questo grazie alla tecnologia avanzata, alla conoscenza anatomica approfondita associata alla preparazione e competenza chirurgica raggiunta da equipe polispecialistiche operanti in alcune cliniche universitarie/ospedaliere di prestigio.

Dettaglio specializzazione

Tipologia di interventi chirurgici basicranio

Il “team del basicranio” o “skull base team”, nasce per fornire al paziente con patologia del basicranio anteriore o laterale un adeguato inquadramento diagnostico, intervento chirurgico tailored ed un appropriato follow-up.

Il basicranio è diviso in anteriore (al di sopra del naso e dei seni paranasali) e laterale (al di sopra dell’orecchio e nella parte laterale del capo).
Nei seguenti link si trovano descritte le principali patologie e tecniche chirurgiche trattate nel nostro centro.

Questi pazienti, dopo la dimissione, vengono seguiti presso un ambulatorio dedicato, chiamato “Ambulatorio Skull Base-Basicranio”.

Equipe plurispecialistica

Il nostro centro di avanguardia di endoscopia della base cranio ha lo scopo di radunare specialisti di prestigio e alto livello professionale al fine di trattare le lesioni della base cranica con i più alti livelli di assistenza e competenza chirurgica, l’equipe plurispecialistiche garantisce pertanto l’esecuzione di approcci endoscopici mininvasivi mediante strumenti chirurgici di avanguardia attraverso la fossa nasale e il condotto uditivo esterno per la resezione delle lesioni tumorali e infiammatorie che coinvolgono queste aree anatomiche particolarmente difficoltose.

Punto di riferimento internazionale

Il nostro centro inoltre è punto di riferimento internazionale per il trattamento endoscopico esclusivo della base cranica laterale, per interventi quali il trattamento endoscopico esclusivo del neurinoma dell’acustico.
Vengono inoltre praticate routinariamente le tecniche chirurgiche microscopiche per la base del cranio anteriore e laterale già standardizzate da anni.

In questa pagina web troverete le lesioni che più frequentemente vengono trattate presso il nostro centro.

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Le testimonianze dei nostri pazienti

Asportazione di colesteatoma mediante approccio transotico
“Spett.le Reparto Otorinolaringoiatria del Policlinico di Modena, dopo aver affrontato intervento chirurgico di exeresi di colesteatoma, nella giornata di ieri 28.03.24 sono stato dimesso. Una degenza durata una settimana in occasione della quale ho avuto il privilegio di incontrare personale sanitario straordinario, competente e disponibile. Tutti indistintamente i componenti dello staff a cui fa capo il Prof. Marchioni Daniele, mi hanno permesso di affrontare questo percorso nelle migliori condizioni di serenità e consapevolezza di essere seguito da chi svolge il difficile lavoro di medico con passione e grande senso di responsabilità. Siete davvero persone straordinarie. Menzione particolare per la Dott.ssa Valerini Sara la quale, sin dalla mia primissima visita presso i Vostri Ambulatori, mi ha trasmesso sicurezza, serenità e consapevolezza che il percorso appena iniziato si sarebbe concluso positivamente. Vi porterò tutti sempre nel mio cuore”.
Colesteatoma dell’apice della rocca (pregresso sospetto di neurinoma del nervo facciale)
La mia storia clinica inizia nel 2019. Dopo periodi di persistenti vertigini, acuto acufene e lievi cambiamenti dei miei tratti somatici, mi accingevo a fare i miei primi controlli. Era ottobre del 2020 allorché la risonanza magnetica alle rocche petrose con mezzo di contrasto, per sospetto neurinoma del nervo facciale a livello del segmento labirintico e ganglio genicolato, evidenziava la presenza di neoformazione di circa 3 mm a livello del cavo del timpano di destra medialmente alla catena ossiculare e davanti al promontorio. Medici su medici, controlli su controlli, i tratti del mio viso iniziavano a cambiare repentinamente, e la diagnosi dei vari medici, risultava ormai pleonastica: neurinoma del VII nervo facciale. Quando mi sono rivolta al Policlinico di Modena, il Prof.Marchioni, insieme alla sua équipe, ha da subito studiato pedantemente il mio caso. Quando sono stata ricoverata, avevo raggiunto una paralisi facciale completa, con una formazione espansiva intrapetrosa di circa 8 mm. Il 26.07.2022 ho subito un intervento di “exeresi di colesteatoma dell’apice rocca petrosa con estensione sovralabirintica con approccio fossa cranica media”. Il post-operatorio è risultato assolutamente indolore ed inaspettatamente veloce. Sono stata dimessa con una paralisi facciale stadio IV-V e dopo 4 mesi di logopedia facciale, ho riscontrato un miglioramento del 37% ( chiusura quasi completa dell’occhio destro, recupero del tono muscolare e piccoli accenni di motilità concernenti il lato destro del viso). Ringrazio il Prof. Daniele Marchioni, la Dott.ssa Gaia Federici e tutta la equipe medica che mi ha seguita, per avermi ridato una vita normale. Ringrazio tutte le infermiere che mi hanno accolto con calore e gentilezza, nel mio difficile percorso ospedaliero. Infine, ringrazio la Dottoressa Federica Nizzoli, colei che mi sta accanto durante il mio percorso riabilitativo.
Neurinoma dell’acustico
Comincio ringraziando il Professor Marchioni, tutta la sua equipe, ed il personale del reparto otorino testa- collo per avermi operata e per l’impeccabile trattamento pre e post operatorio. Nel settembre 2021 mi venne diagnosticato un neurinoma del nervo acustico e a dicembre del 2021 fui operata al policlinico di Modena. Da giugno 2021 cominciai ad accusare i sintomi (scarsità dell’udito, perdita dell’equilibrio, mal di testa, nausea) che col passare dei mesi si fecero sempre più forti, insopportabili ed inabilitanti (perdita dell’autosufficienza). Visitata a settembre dal Professore, individuò la causa di tutto in un neurinoma dell’acustico di 1,6 cm. Mi prospetto’ due possibilità: 1) la radioterapia per ridurre la massa 2) l’intervento chirurgico per l’asportazione. Nonostante la grande paura per gli effetti collaterali, subito esposti dal Professore, di successiva sordità e possibile paresi facciale, optai per l’intervento e ne sono felice. Dopo una non facile convalescenza sono sono riuscita a riprendere la mia vita normale.
Tumore maligno nasale
Prima dell’operazione ero sotto shock, non mi ponevo molte domande, allo stesso tempo non ero tranquilla. Il prof Marchioni mi ha spiegato molto bene tutto quello che avrei affrontato, mi sono affidata completamente a lui e mi sono tranquillizzata. L’intervento è andato meglio del previsto, non ho sentito particolare dolore, solo mal di schiena per le molte ore sul lettino operatorio, migliorato con il materasso anti decubito. Gli specializzandi sono stati molto presenti, mi hanno anche accompagnata a fare la Tc, per assicurarsi che io non muovessi la testa in modo scorretto (sono rimasta allettata 7 giorni per prevenire la fistola). Mi hanno accudita quando avevo bisogno o ero demoralizzata, mi sono sentita ascoltata. Ho mangiato il giorno dopo l’intervento. La radioterapia è stata la parte più difficile della mia esperienza. Adesso che ho finito i trattamenti sto bene, sono aumentata di peso a causa del cortisone che ho dovuto fare, ma sto rientrando al mio peso forma. Sto cominciando ad uscire, anche vista la bella stagione. Se dovessi incontrare qualcuno che deve fare il mio stesso percorso, gli direi di affidarsi ai dottori e affrontare con coraggio la malattia, io così l’ho superata.