Campi chirurgici
Chirurgia Oncologica testa e collo
Exeresi di neoformazioni tumorali del cavo orale
Le neoplasie del cavo orale possono essere approcciate in diversa maniera a seconda dell’estensione della malattia. Si possono pertanto distinguere:
– Exeresi di margini linguali
– Emiglossectomie
– Glossopelvectomie compartimentali
– Glossopelvectomia subtotale
– Exeresi della guancia
– Maxillectomia inferiore
A seconda dell’estensione della malattia sarà necessario la ricostruzione del difetto anatomico con l’utilizzo di lembi peduncolati o liberi e l’asportazione di parte dell’osso mandibolare (cassetto mandibolare). L’intervento è completato dall’esecuzione di uno svuotamento linfonodale laterocervicale mono o bilaterale e dalla realizzazione di una tracheotomia di sicurezza per il mantenimento delle vie aeree. Per le neoplasie estese all’orofaringe e alla laringe sovraglottica sarà eseguita anche una laringectomia totale con confezionamento di un tracheostoma definitivo.
Il paziente verrà nutrito per via enterale attraverso un sondino nasogastrico per i primi giorni per permettere la corretta cicatrizzazione della sutura endorale.
Il paziente verrà dimesso con o senza la presenza di una cannula tracheale attraverso la tracheotomia in base alla necessità di trattamenti radioterapici adiuvanti, alla corretta ripresa della deglutizione e in base allo spazio respiratorio attraverso le vie aeree naturali residuo. Nel caso venga mantenuta la cannula tracheale alla dimissione il paziente sarà fornito del modulo per la fornitura di una nuova cannula (da presentare alla SAUB di appartenenza) e di un appuntamento per eseguire la sostituzione della stessa (ambulatorio Day-Service).
A seconda dell’estensione della malattia sarà necessario la ricostruzione del difetto anatomico con l’utilizzo di lembi peduncolati o liberi e l’asportazione di parte dell’osso mandibolare (cassetto mandibolare). L’intervento è completato dall’esecuzione di uno svuotamento linfonodale laterocervicale mono o bilaterale e dalla realizzazione di una tracheotomia di sicurezza per il mantenimento delle vie aeree. Per le neoplasie estese all’orofaringe e alla laringe sovraglottica sarà eseguita anche una laringectomia totale con confezionamento di un tracheostoma definitivo.
Il paziente verrà nutrito per via enterale attraverso un sondino nasogastrico per i primi giorni per permettere la corretta cicatrizzazione della sutura endorale.
Il paziente verrà dimesso con o senza la presenza di una cannula tracheale attraverso la tracheotomia in base alla necessità di trattamenti radioterapici adiuvanti, alla corretta ripresa della deglutizione e in base allo spazio respiratorio attraverso le vie aeree naturali residuo. Nel caso venga mantenuta la cannula tracheale alla dimissione il paziente sarà fornito del modulo per la fornitura di una nuova cannula (da presentare alla SAUB di appartenenza) e di un appuntamento per eseguire la sostituzione della stessa (ambulatorio Day-Service).
In caso di tracheostomia, alla dimissione il paziente sarà fornito del modulo per la fornitura di una nuova cannula (da presentare alla SAUB di appartenenza); il cambio della cannula potrà essere eseguito dal paziente in maniera autonoma.
Dopo la dimissione il paziente viene valutato presso il PDTA testa-collo per valutare la necessità di eventuali trattamenti adiuvanti o di monitoraggio clinico-strumentale in base allo stadio della patologia.
Il paziente verrà monitorato periodicamente presso l’ambulatorio multidisciplinare fino a 5 anni dal termine dei trattamenti.
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LE ATTIVITA’ NEL DETTAGLIO
Altri interventi chirurgici e patologie trattate
Approccio retrosigmoideo endoscopico assistito
Questa via di approccio chirurgico permette l’esposizione dell’angolo pontocerebellare mediante una craniotomia eseguita dietro all’orecchio. I vantaggi dell’approccio retrosigmoideo sono costituiti da un accesso diretto e rapido all’angolo ponto-cerebellare, con l’associazione della tecnica endoscopica inoltre è possibile controllare efficacemente il condotto uditivo interno, che altrimenti in un angolo cieco, ai fini di una exeresi tumorale totale.
Indicazioni
● Neurinomi dell’acustico del condotto uditivo interno o dell’angolo ponto-cerebellare con udito conservato
● Meningiomi dell’angolo ponto-cerebellare
Miringoplastiche
È l’intervento rivolto alla riparazione delle perforazioni timpaniche inveterate in esiti di otiti medie croniche non colesteatomatose.
Indicazioni:
Perforazioni timpaniche con ipoacusia trasmissiva
Descrizione
L’intervento viene eseguito per via endoscopica in anestesia generale e prevede la riparazione della perforazione in underlay o overlay utilizzando materiale autologo prelevato dal paziente (cartilagine tragale o fascia temporale) o eterologo (membrana di Cook).
Il decorso post-operatorio prevede una notte di degenza. Il giorno della dimissione il paziente eseguirà un esame audiometrico per escludere eventuali danni intraoperatori all’apparato sensoriale dell’orecchio.
Via transotica endoscopica assistita
Questa via di approccio consente la rimozione di lesioni che interessano la rocca petrosa con o senza estensione all’angolo pontocerebellare in pazienti con funzione uditiva compromessa. Consiste in un primo tempo microscopico e una fase endoscopica al termine della procedura microscopica che ha lo scopo di radicalizzare il tessuto neoplastico intorno alle strutture nobili quali la carotide interna e il nervo facciale. Questa via di approccio consente un buon controllo della carotide interna (carotide verticale intrapetrosa e tratto infero-mediale della porzione orizzontale) a livello dell’apice della rocca.
Ipoacusia-Sordità
L’ipoacusia o sordità è la perdita dell’udito, che può essere di gravità variabile. L’ipoacusia è solitamente causata da un danno a carico di una o più strutture dell’orecchio. Può essere monolaterale o bilaterale. È definita trasmissiva, neurosensoriale o mista in base alla sede anatomica dove è localizzato il danno.
Le patologie differiscono molto a seconda che il paziente sia pediatrico o adulto o geriatrico.