Campi chirurgici
Chirurgia della base cranica
Paraganglioma timpano-giugulare o del temporale
I paragangliomi (o tumori glomici) sono neoplasie benigne riccamente vascolarizzate che si sviluppano a livello dell’orecchio medio e della base del cranio. A seconda della localizzazione si possono distinguere paragangliomi di classe A (esclusiva localizzazione promontoriale o della cassa timpanica); di classe B (interessamento timpano mastoideo); di classe C (estensione timpano-giugulare a livello della base del cranio con coinvolgimento della carotide interna fino al forame lacero anteriore; di classe D (interessamento intracranico, intradurale).
Clinica e iter diagnostico
I pazienti vengono all’attenzione del medico ORL, in quanto lamentano acufeni pulsanti e sordità trasmissiva (di entità più o meno grave in base alla dimensione del tumore). In caso di interessamento di nervi cranici, si manifesteranno anche con ipofunzione dei nervi interessati.
Per la diagnosi ci si avvale dell’otoscopia (in caso di estensione a livello della cassa del timpano), che permette di vedere una membrana del timpano fortemente iperemica, pulsante, estroflessa, tutti segni che possono mimare una otite media acuta.
Sarà poi l’imaging a confermare la presenza della neoformazione in particolare attraverso TC e risonanza magnetica (caratteristico aspetto a “sale e pepe” di queste neoformazioni alla risonanza magnetica).
Clinica e iter diagnostico
I pazienti vengono all’attenzione del medico ORL, in quanto lamentano acufeni pulsanti e sordità trasmissiva (di entità più o meno grave in base alla dimensione del tumore). In caso di interessamento di nervi cranici, si manifesteranno anche con ipofunzione dei nervi interessati.
Per la diagnosi ci si avvale dell’otoscopia (in caso di estensione a livello della cassa del timpano), che permette di vedere una membrana del timpano fortemente iperemica, pulsante, estroflessa, tutti segni che possono mimare una otite media acuta.
Sarà poi l’imaging a confermare la presenza della neoformazione in particolare attraverso TC e risonanza magnetica (caratteristico aspetto a “sale e pepe” di queste neoformazioni alla risonanza magnetica).
Trattamento
In base all’età del paziente e alla crescita ed estensione del tumore si decide per quale tipologia di trattamento seguire. Una possibilità è il trattamento radioterapico, anche se la prima scelta rimane la chirurgia, differente a seconda della classe del paraganglioma. Tumori di classe A possono essere approcciati per solo via endoscopica; tumori di classe B, con approccio transmastoideo. In caso di neoformazioni di classe C è indispensabile studiare anche la vascolarizzazione del tumore attraverso un’angiografia, al fine di embolizzare in maniera selettiva i principali vasi deputati al nutrimento della massa neoplastica. Tale procedura di embolizzazione viene effettuata 48 ore prima dell’intervento chirurgico che consiste in una via infratemporale di tipo A, con “reroutaggio” anteriore del nervo facciale (che ne comporta parziale paralisi), esponendo così il forame giugulare.
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LE ATTIVITA’ NEL DETTAGLIO
Altri interventi chirurgici e patologie trattate
Decompressione del nervo facciale
Il nervo facciale percorre nel suo decorso un canale osseo inestensibile ed anelastico. Un edema del nervo causa una compressione sulle fibre e sui vasa vasorum determinando, così, una depressione della sua funzionalità. Il razionale di un approccio chirurgico è quello di ridurre l’ischemia dei vasa vasororum e la compressione delle fibre nervose edematose che attraversano il canale di Fallopio in pazienti che presentano una paresi importante del nervo.
Approccio Transplanum
Questa via endoscopica permette di asportare lesioni intracraniche che si situano al di sopra della sella e dell’ipofisi e in rapporto con i nervi ottici e il chiasma.
Tra i tumori che più frequentemente richiedono tale approccio:
● craniofaringiomi
● adenomi dell’ipofisi con estensione sovrasellare
Tumori del nervo facciale
Il nervo facciale è coinvolto per lo più da neoplasie benigne. L’istotipo più comune è lo schwannoma o neurinoma (tumore che origina dalle fibre nervose del nervo) oppure l’emangioma. Si tratta di neoformazioni a lenta crescita che si localizzano per lo più a livello del ganglio genicolato e si sviluppano superiormente verso la meninge della fossa cranica media. In altri casi viene coinvolta la III porzione del nervo facciale, quella mastoidea, oppure i rami a livello parotideo. Possono raggiungere anche dimensioni considerevoli.
Approccio endoscopico transcanalare transpromontoriale al neurinoma dell’acustico
La via endoscopica transcanalare, transpromontoriale si distingue nettamente dalle metodiche precedenti.
Indicazione:
● Neurinomi dell’acustico con estensione limitata al condotto uditivo interno (fondo) e sordità neurosensoriale
● Colesteatomi della cassa con infiltrazione del vestibolo e della coclea
● Neurinoma intracocleari